Il Territorio
In un'area pianeggiante compresa fra le Murge Tarantine e il Mar Ionio, a 20 km di distanza dal capoluogo, sorge Pulsàno (Puzànu o Pusànu in dialetto salentino), un comune di ca. 11.000 abitanti dalle origini molto antiche testimoniate anche dai resti protostorici del XIV-V sec. a.c. rilevati sul promontorio di Torre Castelluccia.
Il paese rappresenta ad oggi il più antico insediamento rinvenuto sul Golfo di Taranto.
Luogo di villeggiatura già dai tempi di Greci e Romani, con la sua costa lunga circa 7,5 km, frastagliata e ricca di piccole penisole note come le "Sette Punte", il paese offre un paesaggio caratterizzato da viti e ulivi secolari e, grazie ai favori del clima, regala molti giorni miti durante tutto l'anno.
Il Nome
Numerose ipotesi si affacciano all’orizzonte degli
studiosi di etimologia circa il toponimo "Pulsano", che probabilmente
risale ad epoca romana o medioevale. Tuttavia, la più credibile, fa
derivare il nome Pulsano dall’espressione “ab insigni abitantium pulsu”,
cioè dal polso forte degli abitanti o da antichi tornei di “polso sano”
(oggi noto come "gioco del braccio di ferro") praticato dai soldati di
guarnigione.
Tuttora in estate, durante la manifestazione "Polso
Sano", si svolge un torneo di braccio di ferro tra i rioni pulsanesi per
mantenere viva questa antica tradizione.
Da Vedere
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Chiesa di Santa Maria La Nova
E' la chiesa madre e l'unica chiesa parrocchiale cittadina, proclamata "santuario mariano" l'11 febbraio 1947, anniversario delle apparizioni mariane a Lourdes. Nell'interno si trova infatti una riproduzione della grotta di Lourdes, realizzata nel 1933 come voto del dottor Delliponti, che vi fu a lungo sepolto. Tutt' ora, l'11 febbraio, è festa cittadina.
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Castello De Falconibus
Situato al centro ideale del paese, si trovava nell'angolo nord-est delle antiche mura pulsanesi, con l'entrata rivolta ad ovest, sulla piazza. Si sviluppa su 3 piani e ha pianta quadrangolare e 5 torri di diverse basi e dimensioni. Il castello era inizialmente formato dalla sola Torre Quadrata (o Torre Massima) che attualmente si affaccia su Piazza Castello ed era adibito a tenuta di caccia.
I De Falconibus acquistarono la torre semifatiscente e ampliarono lo stabile costruendo le altre 4 torri (tutte differenti). Il castello, acquisito al patrimonio comunale nel primo Novecento grazie a Giovanni Giannone, che lo acquistò e lo donò al comune,è oggi adibito a mostre d'arte e conserva frammenti di decorazioni pittoriche ed alcuni piccoli rilievi lapidei. -
Torre dell'Orologio e altri resti delle mura di Pulsano
La torre, costruita sulla vecchia guardiola della Porta Maggiore iniziò a funzionare nel 1748, fu distrutta dal terremoto del 1954 e, dopo l'iniziale ricostruzione che ne rimise in sesto orologio e sistema campanario, fu ristrutturata nel 2006.
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Mulino Scoppetta
Riconosciuto monumento nazionale con D.M. del 10 gennaio 2001, ha prodotto farina e pasta dal 1879, anno in fu costruito, fino al 1970. Al centro di un territorio dedito all'agricoltura, fece di Pulsano, assieme ad Altamura, la capitale pugliese della molitura del grano. Il mulino, che detiene numerosi riconoscimenti, è stato riconosciuto bene archeologico dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali poiché è l’unico e più noto esempio in Italia di mulino a cilindri che conserva ancora tutti i macchinari all'interno, e tutti in buone condizioni.
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Convento dei Padri Minori o Riformati - palazzo della cultura
Risale al settecento e contiene dipinti, statue e una raccolta di pupi siciliani, che in passato davano vita, sempre in convento, ad un presepe. Nel convento, che ha forma quadrangolare e con l'entrata rivolta ad ovest, è presente un affresco dell'ultima cena sito nel refettorio, occupante un'intera parete e dipinto nel 1727 da Giuseppe Bianco.
Il convento, che inizialmente era una fortezza, si sviluppa su due piani ed è dotato di un pozzo, che per anni ha servito la cittadinanza pulsanese.
Curiosità
Durante l'estate pulsanese si tengono numerose sagre che permettono di degustare i piatti e i prodotti tipici della zona. Tra i prodotti tipici ricordiamo frutta (e in particolar modo i fichi, i fichi d’India e l'uva), formaggi (caciotte, ricotta e caciocavallo), olii e vino. Pulsano è una delle tappe lungo la Strada del Vino e la Strada dell'Olio; le due strade collegano i centri di produzione di vino e olio della parte salentina della Provincia di Taranto. Per il vino, Pulsano fa parte della Strada del vino d.o.c. Lizzano e Primitivo di Manduria assieme, oltre ai restanti comuni salentini della provincia di Taranto, ad Erchie, Oria e Torre Santa Susanna, in Provincia di Brindisi; si producono, tra gli altri, il Primitivo e il Negroamaro. Per l'olio, qui si produce, come in tutta la provincia di Lecce, come in parte di quella di Brindisi e come nella restante parte orientale della provincia di Taranto, l'olio salentino, cioè l'Olio Terra d'Otranto DOP, a differenza dei paesi della parte occidentale della provincia di Taranto (e dello stesso capoluogo) dove si produce l'Olio Terre Tarentine.